The Scrap Dealers ricorrono all’estetica stoner ed (heavy) psych per creare un muro di suono stratificato ed avvolgente, di enorme peso specifico, un’esperienza che ti stordisce dolcemente, facendoti sprofondare nei meandri della psiche più recondita. Simili a scultori sonici, si trovano a proprio agio con l’estetica del genere, lambendo territori di psichedelia nerboruta, spruzzata di kraut e macchiata da fuzz, vaghi echi di claustrofobico blues e qualche deviazione garage. Non disdegnano proiezioni geometriche di delicato sapore post-rock e ampliano la propria cifra stilistica sfuggendo alle facili catalogazioni.
Con “After A Thousand Blow” Il quintetto di Liegi crea un vortice nel cielo plumbeo belga, una spirale con svariate sfaccettature, in cui le feroci derive stoner convivono con incursioni più leggere, quasi orecchiabili, e le soluzioni ardite sono stemperate da attitudini concilianti.
“Walking alone” apre il disco con un incedere ossianico, voci salmodianti su un flusso magmatico di chitarre pesantemente droniche, riff saturati quasi a volere indurre l’estasi nell’ascoltatore, un faticoso ma piacevole, processo di purificazione raggiunta con sacrifici e dedizione.
La seguente “I’ll never be like you” allevia i toni, mischia le carte contrapponendo suggestive armonie vocali a delicati riverberi chitarristici che mutano nel finale in musica fuori dallo spartito, ma lontano dal rumore, quasi una improvvisazione controllata e gentile.
“She doesn’t wanna leave your mind” potrebbe benissimo essere una outtake di uno a scelta dei primi due dischi dei Dream Sindycate. Le armonie sono eleganti, la voce strascicata e indolente e il risultato appagante.
Un disco che sfugge alle banalità con cui gli artisti sono costretti a confrontarsi al giorno d’oggi, ma che presta altresì il fianco al rischio di disomogeneità, rischio comunque evitato dal quel minimo comune denominatore che pervade tutto il lavoro e che si chiama Paisley Underground, garanzia di bellezza ed interpretato con coraggio, gusto e spirito moderatamente innovativo. Un’attitudine che non dispiacerebbe a primissimi Green On Red.
Il disco uscirà in 200 copie in vinile il 24/06/16.
Voto: 8/10