Martin Courtney è un delizioso forgiatore di progressioni jangly / shinning ed ascoltando le parole di “Awake”, “If ‘the past is past’ is just the point…”, è difficile pensare che “Many Moons” possa provenire da qualcuno che non sia Martin Courtney. Il front man del gruppo jangle / pop / revival dei Real Estate è stato associato a tali pepite di sole, poltrone, sofa e saggezza, che questo album, la sua prima avventura da solista, è pieno zeppo di questi che sono, ormai, il suo marchio di fabbrica. Si tratta di un lavoro vivace, ma cadenzato, di pop psichedelico mischiato a brillantezza da polvere di stelle, con Julian Lynch, Matt Kallman (Girls, Real Estate), Aaron Neveu e Jarvis Taveniere (entrambi Woods) a supportarlo con le loro influenze creative. E’ prova solista, ma non di egoistico autocompiacimento e la libera collaborazione si sente moltissimo, nel senso che conferisce tutto il ricco calore di qualcosa creato in studio, da un gruppo di amici rilassati che parlano lo stesso linguaggio.
“Many Moons” non doveva essere un album solista, con i riflettori puntati, ma una collaborazione sotterranea con l’ amico Jarvis Taveniere al basso. Poi il progetto ha acquistato forza strada facendo, si sono uniti nuovi collaboratori, e si è creato questa sorta di vortice d’acqua cristallina che cambia il concetto di folk rock, traendo la propria atmosfera dai poli gemelli, freddi, ma stimolanti di Yo La Tengo e Van Morrison, periodo “Astral Weeks”.
Tutto l’album è pervaso da una luce, groove Kinks-esque e da una serie di godibili arrangiamenti d’archi, che gli conferiscono una pienezza senza pari. E’ caratterizzato da un irresistibile suono arioso, linee di basso rimbalzante, spruzzatine di flauto ammaliatore e potrebbe benissimo fornire la colonna sonora ad un’estate infinita.
Tutti i membri dei Real Estate, siano Alex Bleeker, Freaks, Ducktails creano, sia separatamente, che quando si riuniscono, una musica meravigliosa, quasi a volere ripercorrere quei sentieri già battuti da una delle loro maggiori influenze il cui acronimo era CSN&Y.