Intanto Iggy, ammalato di competitività compulsiva, non poteva trattenersi dal rubare le fidanzate agli amici.
Provocò anche la rottura fra Kathy Asheton e Fred Sonic Smith e il vecchio Fred se la legò al dito. Competitività capace di raggiungere il livello di parodia come quando, negli anni buissimi del dopo idillio con Bowie, pur di guadagnare un sacco di soldi e raggiungere il tanto agognato successo, non esitò ad accettare una mastodontica tournée, attraverso gli USA, a supporto della diffusione del tabacco da masticare tra i giovani.
Evidentemente a tutto c’è un limite, ma non per tutti e lui era quello con maggiori possibilità di successo del suo corso e non si faceva scrupoli nel tentativo di realizzare questa profezia. Fu un tour veramente assurdo, con Iggy che entrò in competizione con il cantante degli Sponge, il quale era solito imitare Iggy nel corso delle date della tournée del suo gruppo. Iggy si faceva raccontare cosa questo cantante avesse fatto la sera prima e lo faceva la sera seguente esasperandolo. Imitava uno che imitava Iggy. Jim entra in competizione con un signor nessuno per ribadire che lui è il migliore a impersonare Iggy Pop. Non servono commenti. Quella tournée si sgonfiò clamorosamente con sale enormi vuote, tanto che si passò a suonare in posti minuscoli, molto più piccoli dei dodici bus e caravan su cui si spostavano musicisti, tecnici e operai.
Iggy si era arrogato il titolo di leader della band nell’indifferenza generale e non poteva, evidentemente, sopportare il rischio di vedersi scoperto. E allora ecco il fattaccio di Goose Lake.
Il Goose Lake Festival fu un incubo che si tenne nei giorni 7 e 8 agosto 1970 e presentava un’atmosfera post-apocalittica. Bill Cheatham, che era stato appena promosso da roadie a chitarrista ritmico ricorda lo spettacolo come una “macchia indistinta”. Girava una quantità incredibile di cocaina e gli spacciatori vendevano eroina da vassoi che portavano agganciati alle spalle come i venditori di popcorn all’interno degli stadi di baseball. Era la fine del sogno di pace e amore della generazione precedente.
Zander si perse dimenticando gli accordi vittima di droghe e alcol. Alcuni sostengono che fosse andato fuori tempo, comunque il cantante prese la palla al balzo e lo licenziò spalleggiato dal manager. Gli altri componenti fecero forte resistenza, ma furono messi infine con le spalle al muro, perché non si poteva rischiare di perdere un simile frontman. La ragione del licenziamento sembra sia derivata dal fatto che Iggy non sopportava più il carattere chiuso di Dave.
Si trattò, probabilmente, del primo tassello del progetto di fare terra bruciata attorno agli Asheton per ribadire la propria supremazia al’interno del gruppo.
Licenziare uno perché ha dimenticato le canzoni fa morire dal ridere se consideriamo che già Iggy aveva implementato un traffico di droga con Wayne Kramer, intrappolati nel tipico schema a piramide dove loro erano la base. Era solito collassare prima dei concerti, ai quali arrivava con non meno di due ore di ritardo e molte volte era necessario andarlo a recuperare dietro i cespugli di fronte alle sale da concerto. Poi occorreva iniettargli anfetamina in vena per rimetterlo in piedi e appena saliva sul palco erano gagate dietro gli amplificatori e vomitate sul pubblico.
Questo fu l’inizio della fine, perché la potenza, la grandezza degli Stooges era anche l’empatia della convivenza comune nella Funhouse, all’interno della quale idee, libri e musica venivano condivisi. L’atmosfera ribolliva di creatività e quando Iggy e Scotty si trasferirono in centro, in un appartamento delle University Towers, Ronnie rimase l’ultimo occupante della Funhouse. I due si erano trasferiti in città per trovare più facilmente l’eroina e i muri della nuova casa erano striati di marrone a causa degli spruzzi del sangue dei due musicisti.
Poi, inspiegabilmente, per un personaggio della sua intelligenza, licenziò anche gli ultimi Dum Dum Boys diretto a Londra, al seguito del circo della Main Man, con Defries che già parlava di carriera solista, e David Bowie che non vedeva l’ora di dargli una mano. Non aveva considerato che tutta l’arte Stooges proveniva dalla fantastica comunanza di quattro amici che vivevano assieme condividendo interessi ed esperienze, le maratone televisive notturne, i libri esoterici di Zander, da cui trarre ispirazione per i testi, le storie di alieni, il cibo spazzatura, gli joints, il vino Thunderbird e le birre Colt 45. Tipica dieta Stooges per stimolare la creatività. Tutto perduto, andato. Inaridimento creativo assicurato.
Ronnie dichiarerà che era stanco di eseguire Loose (forse per le oltre ventinove takes imposte dal produttore Don Gallucci in studio di registrazione) e che la sua canzone preferita era Dirt, che provò a eseguire con tutte le sue band post Stooges e con vari collaboratori, ma tutti i tentativi andarono male. Dark Carnival, Destroy All Monsters, nessuno poteva rieseguire quella magnifica canzone. Non si poteva ricreare quell’atmosfera bluesy malata senza il basso di Zander e la batteria tossica di Scotty.
Il valore degli Stooges era ben oltre la somma dei loro componenti, era magia e congiunzione astrale favorevole.
Si possono maneggiare tranquillamente sia l’acido nitrico che la glicerina, ma se i due componenti si uniscono è meglio prestare moltissima cura. Gli Stooges erano nitroglicerina pura e separati non avrebbero prodotto alcun effetto.
#weloveyoustooges