Era il 1979 quando Glen Matlock stava provando con la backing band di Iggy Pop in vista dello sciagurato New Values Tour. Stava provando “Billy is a runaway”, che ha una parte di basso piuttosto problematica, con un sacco di slaps e non gli riusciva proprio, tant’è che quando Iggy ed i ragazzi andarono a pranzo, lui rimase da solo in studio a provare.
Quando Iggy torna, chi ti porta? Sorpresa Glen! Sorridi, è il Duca Bianco. I due amiconi cantano insieme “Don’t look down” che poi la band ripete con il solo Iggy alla voce, poi Iggy li presenta e DB dice: “Molto lieto, sono David”. Avete capito bene? Sono David, roba da matti. Glen gli fa: “Molto piacere, ti conosco benissimo” e David, “anch’io ti conosco, sei il bassista dei Sex Pistols, i nobili selvaggi”.
Ora se a me DB mi da del nobile selvaggio divento matto e non mi riprendo più, invece Glen, chissà perché, lui uomo di mondo che si scarriolava le più belle modelle di Londra, mentre gli altri o le avevano vecchie, o volgari o cessi, lo prende come un insulto.
Parte la ritorsione e Glen gli fa: “senti un po’, ti ricordi l’ultimo concerto del Ziggy Tour? All’Hammersmith Odeon?, Ti ricordi che quasi non riuscivi a fare l’annuncio, che non era l’ultimo concerto del tour, ma l’ultimo tour in assoluto, perché non c’erano più microfoni sul palco? Ecco, tutti i microfoni li aveva fregati Steve Jones e con quei microfoni i Pistols hanno registrato “Spunk”, il demo dell’album.
Steve Jones è nato a Sepherd Bush, Allevato dal patrigno boxeur e dalla mamma che lo coinvolge fin dall’infanzia nel taccheggio. Era solita rubare articoli da supermercati e negozi nascondendoli nella carrozzella di Steve. Quindi, il buon Steve, oltre ad avere sempre avuto un taglio di capelli cotonati simili ad un attore porno anni ’70, ha sempre considerato naturale rubare, che se non era esproprio proletario, poco ci mancava. I Sex Pistols, fin dall’inizio, avevano strumenti ed impianto voci all’avanguardia. Steve aveva svaligiato metà dei negozi di Charing Cross Road, da Scotland Yard fino a Trafalgar Square e conosceva gli orari di tutte le sale prove in città, tant’è che ne forzava le serrature quando erano libere per entrare a provare con i Pistols. Rubava, usava, vendeva, che alla fine riuscì anche ad acquistare la Falcon Bianca di Johnny Thunders che il buon Giovannino gli vendette per una dose di veleno.
Qualche anno dopo Glen viene invitato a New York per assistere al concerto dei Talking Heads alla City Hall. Va con un amico è gli danno un pass backstage, ma non conosce nessuno. Poi vede Coco, che è l’unica che conosce e lei gli fa una grandissima festa e gli dice che c’è David e di andare a salutarlo. DB è sul palco che si gusta il concerto, dietro alcune tende nella parte posteriore del palco. Vede tutto, ma nessuno lo vede.
Glen non ha il coraggio di disturbarlo, ma David lo riconosce e gli corre incontro. Grande festa, abbracci e baci e DB lo accompagna, prendendolo per mano, sul palco e si siedono uno di fianco all’altro per assistere al concerto e DB canta tutte, ma proprio tutte, le canzoni dei Talking Heads. A Glen quasi gli viene un colpo. finito il concerto se ne vanno per il backstage e tutti pensano: “ma chi cazzo è quel tipo, mano nella mano con DB?”
Ma, dico io “chi cazzo sono questi americani che se la menano tanto con la cultura e non conoscono nemmeno Glen Matlock, che ha scritto tutto il disco dei Sex Pistols?”
E magari conoscono quel coglione di Sid Vicious e pensano che quello era il bassista dei Pistols.
Comunque, David Bowie sempre di un altra dimensione, il numero uno!